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Correva l'anno 1971. Gennaio. Notizie e curiosità dalla Rassegna Postelegrafonica, rivista mensile dei problemi tecnico-amministrativi e per la diffusione delle norme e tariffe dei servizi postali e delle telecomunicazioni. Fondata nel 1934.

Rassegna postelegrafonica Il 20 gennaio 1971, il Ministro Giacinto Bosco inaugurava l’anno accademico della Scuola Superiore di Specializzazione in Telecomunicazioni dove all’epoca si formavano i quadri direttivi qualificati nel campo dell’elettronica, dell’automazione e della meccanizzazione. Ed è proprio a questa platea che il ministro rivolge un discorso che, a distanza di cinquant’anni, ci restituisce un’immagine della Poste del tempo tra necessità e prospettive: «Le due Aziende postelegrafoniche – dice - debbono rispondere a due primarie esigenze: quella della capillarità del servizio e quella dell’aggiornamento tecnico-funzionale dei servizi alla realtà sociale in continua evoluzione».

Tra le innovazioni introdotte, il Ministro cita: il C.A.P. — codice di avviamento postale; la realizzazione di una avanzata meccanizzazione con l’impianto trasportatore automatico per lo smistamento dei pacchi a Napoli Pacchi Ferrovia e il primo impianto pilota, quasi ultimato, a Firenze Ferrovia che consente la lavorazione a ciclo interamente automatico delle corrispondenze (obliterazione, ripartizione e impacchettamento). Altre innovazioni sono in arrivo nel «settore del banco-posta» dove la nuova organizzazione, fondata su una serie di collegamenti via rete di telecomunicazioni tra il Centro Nazionale di Roma, i Centri di Raccolta ed elaborazione contabile e i punti terminali, consentirà di aumentare la circolarità degli assegni, dando la possibilità di riscossione su tutto il territorio nazionale, e di ridurre i tempi di attesa agli sportelli.

Rassegna postelegrafonica Bosco mette poi in evidenza i forti incrementi registrati nel quinquennio passato dai servizi telefonici e telex: l’utenza telefonica è aumentata del 43% e quella telex dell’80%. La previsione è di un vero e proprio boom di utenza - dell’ordine del 50% e del 300% nel quinquennio in corso -  e in misura ancora maggiore dei traffici relativi. L’obiettivo è di realizzare la teleselezione da utente sul piano intercontinentale, l’estensione del servizio telefonico interno, lo sviluppo del servizio telex e di trasmissione di dati, ed un passo in avanti nell’automazione dei servizi statali e sociali con l’introduzione della commutazione elettronica.

Da ultimo il Ministro, anche in vista della scadenza della convenzione tra Ministero P.T. e RAI-TV, affronta il complesso tema dei servizi di radio-audizione e telediffusione, dei quali mette in evidenza i delicati aspetti politici e sociali che investono la struttura, le modalità di gestione dell’Ente e il miglioramento dei programmi sotto l’aspetto culturale ed educativo. Sul nodo cruciale della televisione a colori si esprime con fermezza a favore della sua adozione: “L’Italia è circondata da Paesi che hanno già introdotto o stanno per introdurre la televisione a colori.[…] A nessuno può sfuggire la situazione caotica che deriva da tali differenti e incontrollate trasmissioni televisive provenienti da Paesi vicini; la confusione si estende anche alla produzione industriale nazionale, che non sapendo se, come e quando sarà dato inizio alla televisione a colori del nostro Paese, non può rivolgere al settore gli investimenti e gli approfondimenti tecnici necessari per portare il nostro Paese ad un alto livello concorrenziale rispetto alle industrie straniere che oggi entrano largamente in Italia in tutto il settore delle immagini a colori. Anche dal punto di vista del progresso scientifico la situazione attuale reca danno al nostro Paese.”

archiviostorico@posteitaliane.it
 

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