Corrispondenza & Pacchi
Nel comparto pacchi il motore fondamentale della crescita si conferma essere l’e-commerce: negli ultimi anni il commercio elettronico ha avuto un notevole sviluppo e si sta ormai consolidando come nuova abitudine di vendita/acquisto, grazie anche ai nuovi equilibri determinati dall’emergenza sanitaria, ovvero: maggior educazione digitale del consumer, superamento delle barriere all’acquisto online, aumento dei web shopper, digitalizzazione dei retailer tradizionali, tendenza a sviluppare canali e-commerce integrati con l’esperienza fisica. Per il comparto pacchi italiano:
- nell’anno 2020 si è registrato un volume dei pacchi pro-capite in crescita, con 6 unità rispetto alle 4 unità del 201917. Si stima che per il 2021 il volume dei pacchi pro-capite raddoppi rispetto al 201918. Inoltre, la penetrazione dell’online sugli acquisti Retail è passata dal 4% del 2015 al 9% nel 2020, attestandosi nel 2021 ad un valore pari al 10%19, con ulteriori margini di crescita rispetto ai tassi registrati nei principali Paesi europei;
- nel 2021 il trend positivo dell’e-commerce prosegue, anche se con un fisiologico ridimensionamento del tasso di crescita rispetto al 202020; l’anno 2021, infatti, evidenzia una nuova crescita settoriale più contenuta rispetto a quanto mostrato nel 2020, ma contraddistinta da un tasso superiore al periodo pre-pandemia, per effetto della permanenza della domanda di consegne e-commerce su livelli più elevati rispetto al passato;
- Poste Italiane è oggi tra i principali operatori nel settore con una quota di mercato (B2C) superiore al 30%
Servizi Finanziari
A dicembre 2021, il costo medio della raccolta bancaria (che comprende il rendimento dei depositi, delle obbligazioni e dei pronti contro termine delle famiglie e società non finanziarie) si è assestato a circa lo 0,45% (0,49% al 31 dicembre 2020).
I finanziamenti bancari, nel 2021 sono aumentati nel loro complesso di circa 6 miliardi di euro e l’aggregato dei prestiti al settore privato a dicembre 2021 si è collocato a 1.463 miliardi di euro, con una variazione annua pari al +1,6%. La componente degli impieghi alle famiglie e società non finanziarie ha registrato, a dicembre 2021, un incremento del 2,5% su base annua.
Nel corso del 2021 si è registrato un lieve calo dei tassi di interesse sulle consistenze dei prestiti a famiglie e imprese (da 2,28 a 2,16%), una sostanziale stazionarietà dei tassi sulle nuove operazioni con le imprese (dall’1,38% all’1,29%), mentre si è registrato un aumento dei tassi sui nuovi prestiti alle famiglie per l’acquisto di abitazioni (dall’1,25% all’1,40%).
I dati Assogestioni evidenziano, al 31 dicembre 2021, patrimoni complessivamente pari a 2.594 miliardi di euro, rispetto ai 2.422 miliardi di euro di fine dicembre 2020 (+7,1%, quale risultante del contributo positivo della raccolta pari a +3,8% e delle performance di +3,3%).
Con riferimento alle Gestioni di portafoglio, il patrimonio è risultato pari a circa 1.243 miliardi di euro, in crescita rispetto alle masse di fine dicembre 2020 (1.220 miliardi di euro, +1,9%, essenzialmente riconducibile al contributo positivo della raccolta). Con riferimento alle Gestioni collettive, il patrimonio è passato da circa 1.202 miliardi di euro a fine dicembre 2020 a circa 1.351 miliardi di euro a fine dicembre 2021 (+12,4%).
Relativamente ai soli fondi comuni di investimento di tipo aperto, il patrimonio della clientela, a fine dicembre 2021, si è attestato a circa 1.273 miliardi di euro (circa 1.133 miliardi di euro a fine dicembre 2020, +12,3%, quale risultante del contributo positivo della raccolta pari a +5,8% e delle performance pari a +6,5%). In termini di raccolta netta, l’industria del risparmio gestito ha registrato, nel 2021, un saldo complessivamente positivo per circa 93 miliardi di euro (circa +14,8 miliardi di euro il dato del 2020).
Servizi Assicurativi
La nuova produzione di polizze individuali sulla vita pari a circa 88,1 miliardi di euro alla fine del 2021, ha registrato una variazione positiva pari a 4,6% rispetto al 2020. Ove si considerino anche i nuovi premi vita del campione delle imprese UE, il dato raggiunge 105,4 miliardi di euro e risulta in crescita del 9,5% rispetto al 2020.
Analizzando i dati per ramo ministeriale, i premi di Ramo I ammontano alla fine di dicembre 2021 a 52 miliardi di euro, -5,9% rispetto all’esercizio precedente. Risulta, in forte crescita (+38,7%) rispetto al 2020, la raccolta di prodotti di Ramo III (nella forma esclusiva unit-linked) con una raccolta pari a 34 miliardi di euro. Residuale la raccolta di prodotti di capitalizzazione, pari a1 miliardo di euro, che registra nell’anno un sensibile decremento (-37,4%) rispetto a quanto rilevato alla fine di dicembre 2020. I volumi dei nuovi premi afferenti le polizze di malattia di lunga durata (Ramo IV), continuano ad essere contenuti (circa 78 milioni di euro) sebbene in forte crescita (+14,4%) rispetto a dicembre 2020.
I nuovi contributi relativi alla gestione di fondi pensione registrano nel 2021 una raccolta pari a 879 milioni di euro segnando un decremento (-66,5%) rispetto al 2020.
La modalità di versamento a premio unico continua a costituire la scelta maggiormente utilizzata dai contraenti, rappresentando il 94,8% del totale dei premi emessi e il 58,3% in termini di numero di polizze.
Per quanto attiene al mercato assicurativo danni, i premi totali del portafoglio diretto italiano, comprensivo anche della raccolta effettuata nel nostro Paese dalle imprese italiane e dalle rappresentanze di quelle estere, sulla base degli ultimi dati ufficiali disponibili (fonte: ANIA39) alla fine del terzo trimestre 2021, si sono attestati a 27,3 miliardi di euro in aumento del 2,8% rispetto al medesimo periodo del 2020, quando il settore, sebbene in lieve ripresa dopo la fase di lockdown messa in atto per fronteggiare il dilagare della pandemia, registrava un calo del 3%. Il sopramenzionato aumento è attribuibile, in particolare, alla ripresa del settore non-Auto (+5,9%) mentre rimangono sostanzialmente stabili (-0,9%) i premi del settore Auto. Con riferimento a quest’ultimo, si registra la riduzione dei premi afferenti il ramo RC Autoveicoli del 3,6% mentre i premi del ramo Corpo Veicoli Terrestri hanno beneficiato di una crescita del 10%.
Con riferimento al comparto Non Auto, alla citata crescita del 5,9% registrata nel corso del periodo, hanno contribuito tutti i principali rami assicurativi: i) il ramo Malattia con un volume pari a 2.255 milioni di euro e una crescita del 7,6%; ii) il ramo Infortuni con premi pari a 2.556 milioni di euro e un aumento del 4,8%; iii) il Ramo RC Generale con premi pari a 3.037 milioni di euro e un incremento del 4,4%; iv) il ramo Altri danni ai beni con un incremento pari al 6,3% e volumi complessivi pari a 2.493 milioni di euro; v) infine il ramo Incendio che con una produzione complessiva pari a 1.908 milioni di euro raggiunge una crescita del 5,5%.
Per quanto riguarda i canali distributivi, quello agenziale si conferma leader con una quota di mercato pari al 73,4%, in leggera flessione rispetto al dato registrato nel medesimo periodo del 2020 (pari al 74,3%). I broker rappresentano il secondo canale di distribuzione premi danni con una quota di mercato pari all’8,4% (8,7% a fine settembre 2020), mentre gli sportelli bancari e postali registrano una quota di mercato dell’8,3% (7,3% nei primi nove mesi del 2020).
Per quanto riguarda la vendita diretta nel suo complesso (comprensiva della vendita a distanza, telefonica e internet), a fine settembre 2021 registra un’incidenza del 9,5% (9,3% nel corrispondente periodo del 2020). I restanti 0,4% (0,3% a fine settembre 2020) sono riferiti ai premi intermediati dai consulenti finanziari abilitati.
Con riferimento al canale distributivo, il 60,8% della nuova produzione è stata intermediata nel 2021 tramite sportelli bancari e postali, con un volume premi di 53,6 miliardi di euro in lieve calo (-1,7%) rispetto al 2020. Riguardo invece l’intero canale agenziale, il volume di nuovi affari distribuito nel 2021 ha raggiunto i 16,6 miliardi di euro, sostanzialmente in linea rispetto al dato rilevato nel 2020 e con un’incidenza del 18,9% sul totale della raccolta intermediata.
Per quanto riguarda la raccolta di nuove polizze mediante il canale dei consulenti finanziari abilitati si registrano premi per 15,8 miliardi di euro, in sensibile aumento (+38,9%) rispetto a quanto collocato nell’esercizio precedente e con un’incidenza rispetto al totale dei premi intermediati pari al 17,9%.
Infine, il canale broker e vendita a distanza registra una crescita a fine 2021 del +51,1% rispetto al 2020, con un volume di premi collocato pari a 2,1 miliardi di euro (pari al 2,4% del totale intermediato).
Pagamenti e Mobile
Le transazioni con carte di debito crescono del 49% rispetto a settembre 2020 e rappresentano oltre la metà del totale delle transazioni, con un transato di 128 miliardi di euro (+31% vs settembre 2020).
Le carte prepagate continuano a crescere a ritmi sostenuti con un volume delle transazioni in aumento del 33% e un transato in aumento del 23% rispetto a settembre 2020, per un valore complessivo di 38 miliardi di euro, anche grazie al costante sviluppo dell’e-commerce e all’aumento della penetrazione presso i punti fisici.
Si registra una crescita delle transazioni e del transato con carte di credito con una variazione positiva rispettivamente del 14%, e del 6,9% rispetto a settembre 2020.
Al 30 settembre 2021 il numero di carte attive sul mercato sfiora i 96 milioni, registrando un aumento del 2,1% rispetto allo stock di carte in essere al 31 dicembre 2020. La crescita maggiore si registra sulle carte prepagate il cui stock si attesta a 33 milioni, in aumento del 3,6% rispetto a dicembre 2020. In lieve aumento anche le carte di debito (+1,7% rispetto al dicembre 2020) con oltre 47 milioni di carte attive, e le carte di credito (+0,6% rispetto a dicembre 2020) con 15,4 milioni di carte attive a settembre 2021.
Il Mercato della telefonia mobile, sulla base degli ultimi dati disponibili44, ha evidenziato una penetrazione delle linee mobili totali che si attesta a circa il 179% della popolazione, con una quota degli operatori mobili virtuali MVNO45 pari al 18,2%46. Le linee complessive al 30 settembre 2021 sono pari a 105,8 milioni comprensive di 27,9 milioni di SIM Machine to Machine (M2M).
In relazione alle quote di mercato, con una quota attorno al 4,3% PosteMobile rappresenta circa il 42% dei clienti complessivi degli operatori mobili virtuali.
Per saperne di più su

