Con più di 160 anni di storia, 12.755 mila uffici postali, 119 mila dipendenti, un patrimonio finanziario complessivo di 590 miliardi di euro e 46 milioni di clienti, con circa 25 milioni di interazioni digitali giornaliere, il Gruppo è un pilastro strategico per il Paese in termini di dimensioni, reputazione, portata e fidelizzazione della clientela, contribuendo in modo determinante al panorama economico, sociale e produttivo italiano.
È primo operatore nel settore pacchi in Italia con quote di mercato guadagnate su tutti i segmenti supportati da una consistente crescita del volume dei pacchi pari a 308 milioni di unità.
Nel settore finanziario siamo l’istituzione finanziaria più affidabile in Italia con un approccio omnicanale.
Nel settore assicurativo, Poste Italiane è una compagnia assicurativa completa e resiliente.
Nel settore delle carte e dei pagamenti, Poste Italiane è il più grande operatore nei pagamenti in Italia con circa 30 milioni di carte emesse e 13.5 milioni di portafogli digitali.
Divisioni aziendali
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Rete di distribuzione senza rivali | |
100% | Copertura italiana |
308 mln | Pacchi recapitati |
2,1 mld | Pezzi di corrispondenza recapitati |
12.755 | Uffici postali |
Seguendo sono riportate le principali attività di periodo della SBU:
- Forte crescita del business internazionale dei pacchi grazie alla partnership con DHL. Nell’ambito della partnership strategica siglata tra Poste Italiane e il Gruppo DHL, nel corso dell’anno 2024 sono stati attivati da Locker Italia (joint venture per l’eCommerce costituita da Poste Italiane e DHL) i primi 40 locker dislocati principalmente su alcuni siti del Gruppo Poste Italiane, su stazioni metropolitane di Roma e nei centri commerciali su tutto il territorio nazionale. I locker, con la loro capillarità e tecnologia intuitiva, consentono di migliorare la qualità dei servizi a supporto dell’eCommerce, offrendo il massimo della convenienza e della sicurezza ai mittenti e ai consumator.
- Nell’ambito del contratto di partenariato pubblico privato, siglato nel mese di giugno 2024, per la gestione e razionalizzazione della logistica sanitaria integrata per l’Azienda Sanitaria Provinciale (A.S.P.) di Cosenza, sono previste la realizzazione del magazzino centralizzato sito in località Rende (CS), la gestione dei servizi di macrologistica (gestione e trasporto dal magazzino ai presidi ospedalieri e territoriali) e di micrologistica (distribuzione ai reparti) per farmaci, dispositivi e beni economali per tutti i presidi ospedalieri e i presidi territoriali della A.S.P. Nel mese di dicembre 2024 è stata firmata la convenzione con l’A.S.P. di Cosenza ed è stato avviato il tavolo di lavoro per la rivisitazione del perimetro operativo della concessione.
- Nel corso del 2024 Poste Italiane ha siglato la partnership con Fondazione Milano Cortina 2026 per i Giochi Invernali del 2026 in qualità di Premium Logistics Partner: attraverso la società controllata Poste Logistics, gestirà il trasporto e la logistica di tutti i beni, le attrezzature e i materiali necessari all’evento presso le sedi olimpiche e paralimpiche.
Volumi pacchi (#mln)
CAGR 12-24 |
CAGR 19-24 |
DELTA 12-24 |
DELTA 19-24 |
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Poste Italiane | 16% | 16% | 481% | 108% |
Austrian Post | 12% | 10% | 293% | 63% |
Bpost | 17% | 17% | 531% | 122% |
Deutsche Post | 5% | 5% | 90% | 29% |
Post NL | 10% | 6% | 209% | 31% |
Royal Mail* | -100% | -100% | -100% | -100% |
CTT Correios | 16% | 30% | 516% | 273% |
Postnord | 7% | 7% | 119% | 41% |
Di seguito sono riportati i confronti con gli operatori postali europei sui dati operativi dei volumi di corrispondenza:
Volumi corrispondenza (#mln)
CAGR 12-24 |
CAGR 19-24 |
DELTA 12-24 |
DELTA 19-24 |
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Poste Italiane | (5%) | (5%) | (49%) | (23%) |
Austrian Post | (3%) | (5%) | (34%) | (23%) |
Bpost | (7%) | (8%) | (55%) | (33%) |
Deutsche Post | (4%) | (5%) | (41%) | (22%) |
Post NL | (6%) | (2%) | (53%) | (8%) |
Royal Mail* | (100%) | (100%) | (100%) | (100%) |
CTT Correios | (7%) | (9%) | (60%) | (38%) |
Postnord | (10%) | (12%) | (70%) | (47%) |
*In attesa dei risultati
BancoPosta è uno dei maggiori fornitori di servizi finanziari in Italia, con una gamma di servizi in costante espansione.
Per legge, non svolge attività di prestito diretto. Le sue principali attività comprendono la gestione del portafoglio bancario, costituito dalla raccolta da clientela pubblica e privata e dalla relativa attività creditizia; la promozione e la gestione degli strumenti di risparmio postale emessi dalla Cassa Depositi e Prestiti; la promozione e la distribuzione di prodotti finanziari emessi da terzi o da altre divisioni del gruppo, quali quote di fondi comuni di investimento aperti istituiti da BancoPosta Fondi SGR, prodotti di risparmio gestito, polizze assicurative Poste Vita e Poste Assicura, prodotti di finanziamento di terzi e carte di credito.
Nel corso del 2024 le condizioni dei mercati finanziari sono state nel complesso favorevoli anche per effetto dell’allentamento delle politiche monetarie da parte della FED e BCE, malgrado una fase di forte turbolenza registrata all’inizio del mese di agosto scatenanti da timori di una recessione negli Stati Uniti, risultati deludenti da parte di alcune imprese tecnologiche e le ripercussioni della restrizione monetaria da parte della Banca del Giappone. Questi fenomeni sono in larga misura rientrati a seguito della pubblicazione di dati macroeconomici rassicuranti sull’andamento dell’economia statunitense.
Nel corso dell’anno:
la FED ha ridotto gradualmente i tassi, portandoli dal 5.25–5.50% a un intervallo del 4.25–4.50% a dicembre 2024;la BCE ha tagliato il tasso sui depositi dallo 0.25% a 3% tra settembre e dicembre, per poi portarlo al 2.50% nel primo trimestre del 2025. I rendimenti dei titoli di Stato dell’area euro sono calati nella seconda metà del 2024 da 167 punti base a 116, favoriti dalla riallocazione dei portafogli verso asset percepiti come meno rischiosi, in un contesto di tassi in discesa e tensioni geopolitiche (Medio Oriente, Ucraina, Taiwan).
L’oro ha toccato un massimo storico di 2.785 $/oncia a novembre 2024, chiudendo l’anno con un +27,2%, spinto da tassi più bassi, acquisti da parte delle banche centrali asiatiche e le tensioni geopolitiche.
In Italia, secondo l’ABI, a fine dicembre 2024 i depositi dei clienti residenti (conti correnti, certificati di deposito, pronti contro termine e obbligazioni) sono aumentati del 2,4% su base annua, raggiungendo circa € 2.089 miliardi, confermando la crescita costante iniziata a inizio anno. Il costo medio della raccolta bancaria era dell'1,14% a dicembre 2024.
Secondo i dati Assogestioni, al 31 dicembre 2024 il totale delle masse gestite in Italia ammontava a € 2.499 miliardi, in crescita del 6,9% rispetto all’anno precedente. Le gestioni collettive hanno raggiunto € 1.340 miliardi, con una crescita del 7,8%, trainata dai fondi comuni aperti, che hanno registrato un aumento del 10,6%. Il settore ha chiuso l’anno con una raccolta netta positiva di circa € 30 miliardi, in forte recupero rispetto al 2023.
PosteVita offre, inoltre, prodotti di investimento e di risparmio, promossi attraverso la piattaforma distributiva del Gruppo.
Attraverso Poste Assicura, una controllata di Poste Vita, Poste Italiane offre diversi prodotti nel ramo danni.
Recentemente Poste Italiane ha avviato iniziative volte a soddisfare i nuovi bisogni espressi dalla clientela nelle aree della protezione, della previdenza e della sanità, offrendo prodotti sempre più modulari per la salute e la prevenzione.
CONTESTO DI MERCATO E POSIZIONAMENTO DI POSTE ITALIANE
Nonostante un contesto macroeconomico complesso, con tassi di interesse e inflazione ancora elevati ma in calo, Poste Vita ha registrato performance superiori alla media di mercato:
- A fronte di una raccolta netta negativa pari a –3,3 miliardi di euro rispetto a una una raccolta netta Investimenti positivi per 1,5 miliardi di euro (in calo rispetto al 2023).
- La raccolta lorda dei prodotti di investimento della Compagnia si è attestata a 18 miliardi di euro, in leggero aumento di 0,2 miliardi di euro rispetto all’esercizio 2023 per effetto dell’incremento della raccolta afferente i prodotti Multiramo (+3,7 miliardi di euro) solo parzialmente compensato dal decremento (-3,5 miliardi di euro) della produzione afferente ai prodotti rivalutabili tradizionali.
- Il tasso di riscatto è salito al 6,6%, ma resta ampiamente inferiore alla media di mercato del 10,39%.
La raccolta lorda relativa ai prodotti d’investimento è pari a 108,1 miliardi di euro (+21,2% rispetto al 2023), arrivando a 116,7 miliardi includendo anche gli operatori UE.
I prodotti di Classe I restano predominanti con 71,4 miliardi di euro (+10,6%), pari al 66% del totale.
I prodotti di Classe III (unit-linked) sono cresciuti del 59%, raggiungendo 31,5 miliardi di euro.
I contributi ai fondi pensione sono stati pari a 3,8 miliardi di euro, leggermente in calo rispetto al 2023
Canali distributivi
I canali bancari e postali rappresentano il 57,1% della distribuzione dei prodotti di investimento (61,7 miliardi di euro, +19%).
Il canale agenziale, la raccolta lorda rappresenta il 24,1% (26,1 miliardi di euro).
I consulenti finanziari si registrano volumi per 18,6 miliardi di euro, in crescita del 50,7% rispetto a quanto collocato nell’anno precedente e con un’incidenza rispetto al totale dei premi intermediati pari al 17,2%.
Canale Broker e le vendite a distanza hanno mostrato forti crescite; quest’ultimo canale è salito del 54,8%, raggiungendo 1,7 miliardi di euro.
Mercato dei prodotti di protezione (Rami Danni e Vita)
I premi totali del mercato italiano della protezione hanno raggiunto 35,5 miliardi di euro a settembre 2024 (+8,8% A/A):
- Ramo danni auto: 14,1 miliardi di euro (+11,0%)
- Ramo danni non auto: 19,7 miliardi di euro (+6,6%)
- Altro: 1,7 miliardi di euro (+18,3%) alla raccolta afferente i prodotti di protezione Vita.
Canali di distribuzione dei prodotti di protezione
Le agenzie restano il canale principale con una quota del 71%.
Il canale broker e vendite a distanza: 12,6%
Banche e uffici postali: 10,7% (in lieve crescita rispetto al 2023).
Il valore totale delle transazioni con carte in Italia ha raggiunto 335 miliardi di euro nei primi nove mesi del 2024 (+7,3% rispetto al 2023), confermando la continua espansione dei pagamenti digitali in Italia.
Il numero di transazioni è aumentato del 14%, rispetto ai primi nove mesi 2023 e si attesta a 7,8 miliardi, segno di un utilizzo quotidiano delle carte sempre più consolidato, anche grazie alla maggiore diffusione dei pagamenti digitali da parte degli esercizi commerciali (pagamenti e-commerce e contactless).
Le carte di debito restano le più utilizzate (61% delle transazioni totali), con un valore di transazioni di 128 miliardi di euro (+8,6%) e un valore medio per transazione di 41,5 euro.
L’utilizzo delle carte di credito è aumentato soprattutto per i pagamenti di maggiori importi, che presentano transazioni e transato in crescita, rispettivamente dell’8,8% e del 4,4% rispetto ai primi nove mesi 2023.
Le carte prepagate hanno mostrato buone performance (+12% in numero di transazioni, +6,9% in valore), spinte dall’e-commerce e da una maggiore diffusione nei punti vendita fisici.
Al 30 settembre 2024, le carte attive sul mercato erano 103 milioni:
- Carte di debito: 55 milioni (+2,2% rispetto a dicembre 2024)
- Carte prepagate: 34 milioni (+2,4% rispetto a dicembre 2024)
- Carte di credito: 13,6 milioni (+0,6% rispetto a dicembre 2024)
Il mercato della telefonia mobile (SIM mobili, 2024)
Le SIM Human-to-Human (H2H) sono rimaste stabili a 78,6 milioni (+0,2% rispetto a dicembre 2023).
Le SIM degli operatori virtuali (MVNO) sono in crescita (+6,6%), mentre gli operatori tradizionali calano (–1,0%).
Poste Mobile, che rappresenta il 32% dei MVNO, è cresciuta del +1,4% nelle SIM H2H, raggiungendo una quota di mercato del 5,5% (+0,1%).
Tendenze del mercato energetico (2024)
Il mercato ha visto la liberalizzazione completa: gas (da gennaio 2024) ed energia elettrica (da luglio 2024).
Gli operatori, tramite promozioni e campagne mirate, hanno incentivato il passaggio al mercato libero, aumentando i tassi di switching.
Dopo un calo dei prezzi nel primo trimestre, nella seconda metà dell’anno si è registrato un aumento dei prezzi dovuto a:
- Instabilità geopolitica (conflitti Russia-Ucraina, Israele-Palestina).
- Inverni più freddi, che hanno comportato un maggiore utilizzo delle riserve di gas, con prezzi superiori a 50 €/MWh a dicembre.
- Maggiore diversificazione dell’approvvigionamento, in particolare tramite il Gas Naturale Liiquefatto GNL.
- Minori consumi dei consumi di gas europei nel 2023 e 2024, di oltre il 10% rispetto alla media dei cinque anni precedenti.