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Comprare l'auto Come scegliere, comprare, vendere, un’auto.

Comprare l'auto

Perché

Gli italiani sono un popolo con una grande passione automobilistica: inventori, costruttori, piloti; l’Italia possiede un patrimonio culturale sull’automobile con radici uniche al mondo. Nel 1853 abbiamo inventato il motore a scoppio, nel 1913 siamo stati i primi produttori di auto con un impianto elettrico per proseguire con i fari a led, il freno a pedale, il cambio automatico, la trazione anteriore, l’iniezione diretta, solo per fare qualche esempio.
Nell’arco della vita, un cittadino italiano medio acquista la sua prima auto trai 21 anni e i 24 anni e la cambia mediamente ogni 7,5 anni per un totale di 5 auto diverse.
Le preferenze e le abitudini sul tema stanno mutando rapidamente. Abbiamo ridotto le distanze sugli spostamenti e siamo sempre più propensi a comprare motori elettrici. Soltanto l’uso della radio in auto risulta l’abitudine più longeva e l’optional con l’indice di gradimento che raggiunge l’unanimità.
Buttando uno sguardo sul futuro, un fatto è incontrovertibile: il motore a combustione interna è destinato all’estinzione. Anche l'Italia ha deciso che la data di passaggio obbligato sarà il 2035 con una proroga al 2040 per furgoni e veicoli commerciali leggeri. A questo punto si apre la scelta: cosa comprare oggi? Prima di rispondere a questa domanda dobbiamo prima analizzare bene cosa considerare nella scelta.


Cosa

Cominciamo con il valutare l’opportunità di acquistarla o di noleggiarla. In quest’ultimo caso, opzione sempre più diffusa, si paga una rata mensile a fronte dell’utilizzo entro certi limiti che è sempre bene verificare (come ad esempio il chilometraggio).

In merito alla scelta del modello, tralasciamo le motivazioni estetiche e le componenti affettive, per le quali ad esempio molti acquirenti rimango fedeli alla prima marca acquistata, e andiamo ad analizzare aspetti più razionali per evitare pentimenti a scelta compiuta. I parametri principali da considerare sono:
  1. i chilometri percorsi
  2. lo spazio interno
  3. il prezzo
  4. la sicurezza
  5. i costi di esercizio
 
La prima variabile incide sul tipo di motorizzazione, laddove pochi chilometri significa scegliere tra benzina o elettrico, mentre tanti chilometri (oltre i 15mila annui) significa scegliere tra gasolio, GPL o metano. In quest’ultimo caso è utile verificare la distanza dei distributori dai percorsi che si compiono normalmente.
La seconda variabile riguarda quante persone useranno l’auto, ad esempio, per evitare di sacrificare i passeggeri posteriori in angusti spazi per le gambe o in altezza.
Il prezzo è la variabile più considerata dagli acquirenti maschi e incide sulla scelta finale. In questo caso è opportuno confrontare più preventivi “chiavi in mano”, cioè con indicazione del prezzo finale al momento della consegna dell’auto.
Premesso che attualmente le leggi e le normative hanno incrementato gli standard di sicurezza delle auto in maniera rilevante, la sicurezza tuttavia è la variabile più considerata dagli acquirenti femmine e si traduce in valutazioni sulla resistenza complessiva e sui dispositivi di sicurezza attiva (come il controllo della frenata e della trazione) e passiva (come il telaio o il numero di airbag).
I costi di esercizio aprono una valutazione che inizia dopo la consegna e dura per tutti gli anni di utilizzo. Tali costi sono imputabili a: bollo (o superbollo), assicurazione, tagliandi, manutenzione ed infine il costo del carburante. In media, il costo annuo per un’utilitaria che percorre 20.000 chilometri all’anno è pari al 27% del suo prezzo di acquisto (se il prezzo fosse di 10.000 euro, il costo di esercizio sarebbe di 2.700 euro all’anno).
Infine, attenzione agli optional che fanno lievitare il prezzo di acquisto in maniera rilevante. Ci sono optional che vengono valutati sulla base della comodità, ma ci sono optional che invece andrebbero valutati sulla base dell’utilità. Per fare un esempio, le sospensioni pneumatiche sono un optional su alcuni modelli e, per molti utenti, è una scelta di comodità, mentre per coloro i quali caricano spesso l’auto, risulterebbe una scelta estremamente utile oltre che di grande sicurezza.


Come

Nella maggior parte dei casi si sceglie un modello, perché ci si “innamora” di quella vettura. La pubblicità e la moda offrono una potente spinta al nostro lato emotivo. È comunque sempre utile fare l’analisi sull’utilizzo e sulle preferenze rispondendo alle seguenti domande.
 
  • Quanti chilometri facciamo in città, quanti per i viaggi più lunghi (più di 100 km)? Utile per la scelta della motorizzazione e del grado di confort.
  • L’utilizzo è esclusivamente su asfalto o anche in strade sterrate? Utile per la scelta del tipo di sospensioni e caratteristiche dinamiche.
  • La usiamo in condizioni estreme come ghiaccio e neve per diversi giorni dell’anno? Utile per scegliere il tipo di trazione.
  • Quante persone usano contemporaneamente l’auto per viaggi brevi? E per viaggi lunghi? Non tutte le auto sono omologate per 5 persone e lo spazio per i bagagli va valutato considerando ciascun passeggero.
  • Chi occupa le sedute posteriori è alto più di 1,80 m? Non tutti i modelli hanno spazio adeguato nei posti di seconda e terza fila.
  • Ci sono, o saranno, bambini da trasportare? La risposta è utile al fine di considerare la necessità di maggiori spazi per valige, accessori e spazio di movimento a bordo.
  • Quali caratteristiche di sicurezza reputi prioritarie in un’auto? La risposta è importante per identificare i parametri da considerare come, ad esempio, resistenza agli impatti, capacità frenante, numero di airbag e/o tenuta di strada in situazioni critiche.
 
Le risposte ci consentiranno di escludere certi modelli e di circoscrivere la scelta all’interno di un ventaglio di possibilità coerenti con l’uso che ne facciamo.
 
Infine, nella valutazione dell’acquisto potrebbe essere utile considerare anche la tenuta del valore nel tempo. In media, dopo 5 anni il valore di un’auto si riduce rispetto al prezzo di acquisto dal 65% al 70%. Ad esempio, chi cambia frequentemente l’auto dovrebbe considerare anche questo elemento. Ci sono modelli che si svalutano molto rapidamente, addirittura dopo 1 anno dall’acquisto valgono il 60% in meno. I dati pubblici sono facilmente recuperabili sui siti online di settore. Oltre a ciò, va tenuto presente che, in caso di vendita, il valore finale è condizionato anche dal numero di chilometri percorsi, il luogo dove è stata tenuta l’auto (all’aperto o in box), le manutenzioni regolari e il colore. Contrariamente a quello che si potrebbe pensare, i colori bianco e nero sono quelli che si deprezzano maggiormente perché più diffusi, mentre giallo, arancio e verde sono quelle che si deprezzano meno. Il motivo è attribuibile ad un effetto “rarità”.
 
Riepilogando, per acquistare un’auto consapevolmente:
 
  1. analizziamo le nostre abitudini;
  2. valutiamo il tipo di utilizzo futuro e le caratteristiche degli occupanti;
  3. valutiamo le nostre preferenze in termini di sicurezza; 
  4. confrontiamo i costi finali alla consegna e i costi di esercizio su più modelli.