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Danni al patrimonio Incendio e furto casa, RC.

Danni al patrimonio

Perchè

Guardandoci in giro, ognuno di noi può rendersi conto di quanta parte del nostro lavoro o del lavoro di chi ci ha preceduto si è tradotta nell’acquisto di beni, siano essi mobiliari, immobiliari o reali. Questo patrimonio, costruito con sforzo e con lungimiranza, richiede di essere protetto per evitare che un fatto accidentale o intenzionale ci faccia perdere quel che abbiamo accumulato.
Infatti, come proteggiamo la salute, la vita, il denaro così dovremmo apprendere a fare quando si tratta di oggetti o di proprietà immobiliari: assicurandoci di essere coperti da imprevisti che possono in un solo istante far svanire quel che abbiamo acquistato in una vita.
 

Cosa

La protezione dei propri beni è un ombrello che ripara principalmente da due tipi di imprevisti: l’incendio ed il furto. A questi si abbinano eventi diversi, ma con conseguenze assimilabili quali l’allagamento o i terremoti per gli immobili e le rapine o gli scippi per i beni reali.
Proteggersi significa innanzitutto fare una ricognizione sui propri beni e identificare quelli che, in caso di incendio o furto, ci arrecherebbero un danno economico rilevante. Di norma, i beni da proteggere sono quelli di maggior costo, ossia quelli che hanno un valore di riacquisto che non potremmo sostenere serenamente.
Tra questi, senza dubbio, il principale è costituito dalle abitazioni e dalle proprietà immobiliari, comprensive dei mobili che nel corso del tempo abbiamo scelto per arredare i luoghi in cui viviamo o passiamo le vacanze o affittiamo a terzi. Ci sono poi beni reali (automobili, orologi, gioielli o beni di valore) che richiedono protezione volta a consentirci, in caso di perdita, di ricomprarli. Per i beni reali (oggetti) è sempre necessario tenere con sé le prove di acquisto, così da poter testimoniare l’effettivo possesso in caso di richiesta di risarcimento ad una Compagnia Assicuratrice.
Vi è infine un rischio di perdere il patrimonio mobiliare, ossia i soldi che abbiamo (o non abbiamo) a causa di un danno che viene creato da noi e che ci obbliga per legge a risarcire il danneggiato. Potremmo, infatti, essere responsabili civilmente di danni creati a terzi e legati alla vita quotidiana o alla conduzione/proprietà di una unità immobiliare. In questi casi, il problema è ancora più complesso per due ordini di motivi: in primo luogo, perché, a differenza dei beni in nostro possesso, il danno che potremmo causare involontariamente ad altri e del quale siamo chiamati a rispondere non può essere quantificato in anticipo, mentre il valore dei beni che possediamo sì. In secondo luogo, la responsabilità verso terzi può richiedere somme anche elevate delle quali non disponiamo, obbligandoci a doverci privare del nostro patrimonio, nei casi estremi anche di quello immobiliare, per far fronte agli indennizzi stabiliti dalla giurisprudenza.
Bisogna, in sintesi, avere due attenzioni: ai propri beni, stimando la perdita potenziale alla quale siamo esposti nei casi di incendio, scoppio, allagamento e furto; a somme anche cospicue che potremmo essere chiamati a dare ad altri, per indennizzarli di un danno subito a causa nostra. Anche nel caso del patrimonio, come per la salute e la vita, è bene assumere il controllo di situazioni potenzialmente complicate, perché gestire è di gran lunga meglio che subire.
 

Come

La stabilità del proprio patrimonio è una necessità di tutti, che tuttavia spesso siamo portati a sottovalutare. Eppure, gli eventi poco probabili ma con alto danno economico potenziale non andrebbero presi in carico personalmente, mettendo a rischio la propria stabilità economica presente e futura, ma trasferiti a Compagnie di Assicurazione che, con importi del tutto adeguati sono in grado di consentirci di far fronte a eventi che non potremmo gestire in proprio.

I passi per verificare la copertura del proprio patrimonio dai rischi sono quattro:
  1. Definire una situazione-obiettivo di stabilità, facendosi una idea dei costi che dovremmo sostenere in danno patrimoniale. Per questo, è utile mappare i beni a rischio di sottrazione o danneggiamento, ed avere una idea di massima di cosa può significare dover risarcire un terzo per un danno grave.
  2. Fare l’inventario di tutte le risorse economiche delle quali potremmo contare in caso di danni patrimoniali. Per questo, ad esempio, è bene stimare l’importo delle assicurazioni esistenti a copertura del rischio incendio per gli immobili di possesso e verificare se gli oggetti che abbiamo acquistato di recente sono coperti da una garanzia assicurativa in caso di furto o danneggiamento.
  3. Confrontare le necessità del punto 1 con le disponibilità del punto 2, verificando quanta parte delle proprie necessità di rimpiazzo dei beni patrimoniali persi verrebbe coperta dalle disponibilità e dalle coperture assicurative quantificate in precedenza.
  4. Se ci sono delle distanze tra ciò che potrebbe servirci e quello che avremmo a disposizione, è bene confrontarsi con il proprio consulente per comprendere come minimizzare, in tutto o in parte, il rischio di non poter far fronte a un danno patrimoniale.

Riepilogando, per proteggere efficacemente il proprio patrimonio:
  1. bisogna simulare cosa accadrebbe se subissimo un danno patrimoniale sia nei casi più gravi (incendio abitazione) che in caso di furto;
  2. bisogna considerare sia i danni che potrebbero influire sul nostro patrimonio che quelli che potremmo arrecare ad altri;
  3. nel caso di beni reali, è necessario tenere traccia degli scontrini e del possesso, per agevolare la liquidazione del danno;
  4. per gli immobili, verificare se ci sono coperture in essere e se sono sufficienti o troppo esigue; 
  5. se la protezione patrimoniale è parziale, è necessario attivarsi per aumentarla.