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Fare testamento Dai desideri ai doveri. Le possibilità testamentarie.

Fare testamento

Perché

Parlare di successione, eredità e testamenti non piace a nessuno. Molti di noi tralasciano il discorso per scaramanzia, altri pensano che possa intaccare la fiducia reciproca, altri ancora semplicemente sottovalutano le conseguenze di una mancata pianificazione.

Capita spesso, però, che la maggior parte delle persone si trovi costretta a pensarci quando accade una crisi, un lutto, un grave imprevisto.
La tristezza a quel punto prende il sopravvento e ci impedisce di pensare lucidamente alla gestione del nostro patrimonio, con il rischio di prendere decisioni affrettate, inefficienti ed istintive. Ciò che occorre domandarsi è se sia più vantaggioso rinviare il ragionamento sulla trasmissione del nostro patrimonio, lasciando che sia la legge a regolare chi erediterà, o se invece sia meglio scegliere la nostra successione già in vita, assicurandoci che parte dei nostri beni vadano a favore delle persone che amiamo, siano esse familiari o altri affetti.


Cosa

La successione è l’evento attraverso il quale dei soggetti (successori) subentrano nei rapporti giuridici di cui era titolare un’altra persona (de cuius).
Esistono due tipi di successione: testamentaria quando è regolata da un testamento o legittima quando è disciplinata esclusivamente dalla legge.

In ogni caso il nostro ordinamento stabilisce che una quota di eredità, la c.d. “quota legittima”, spetti di diritto ai parenti più stretti. Gli eredi legittimi in linea retta si possono suddividere in due grandi categorie: i discendenti (ossia figli, nipoti, pronipoti e così via) e gli ascendenti, ossia i genitori, i nonni, i bisnonni ecc. del de cuius.
La successione legittima non è però l’unica forma possibile: ognuno di noi può infatti scegliere di pianificare la propria successione, ad esempio, facendo testamento ed assicurandosi così che parte del proprio patrimonio vada a chi si desidera.
A seconda della esistenza o meno di eredi al momento del decesso, o di alcuni soltanto di essi, la legge prevede, con conteggi a volte anche parecchio complicati, quale sia la quota di eredità riservata agli eredi (quota legittima), considerando anche i debiti ed eventuali donazioni fatte in vita, e quale sia di conseguenza la quota di eredità (disponibile) di cui si può disporre liberamente.


Come

I metodi per disporre liberamente della quota disponibile, cioè quella parte di patrimonio che è libera di vincoli di legge e di eredità e che quindi si può decidere di lasciare a chi si vuole, sono essenzialmente due: il testamento e la polizza assicurativa.
Il testamento è un atto revocabile con il quale qualsiasi persona, capace di intendere e volere, dispone dei propri averi. Esistono vari tipi di testamento: olografo, pubblico (per atto di notaio alla presenza di due testimoni) e segreto.

Il testamento olografo è una scrittura privata per la quale sono necessari alcuni requisiti formali: l’autografia (il testamento non può essere scritto al computer, ma deve essere scritto a mano), la datazione e la sottoscrizione. Pur essendo molto semplice, presenta alcuni svantaggi come ad esempio il rischio di commettere degli errori, il rischio di essere falsificato, distrutto o smarrito, essere oggetto di contestazione circa l’autenticità o di essere malamente interpretato.

Un secondo modo per fare testamento, più “complicato”, ma anche più affidabile, è quello di effettuarlo presso un notaio in presenza di due testimoni. Questo tipo di testamento permette che vengano accertate le volontà del testatore, non rischia di essere smarrito, è conforme all’ordinamento giuridico per via della presenza di un notaio, può essere effettuato da chiunque, ossia anche da stranieri o persone che non possono scrivere di loro pugno le proprie volontà.
 
Esiste infine il testamento segreto: scritto dal testatore o da un terzo deve essere consegnato personalmente al notaio (che ne ignora il contenuto), il quale redige un semplice verbale di ricevimento. Permangono in questo caso alcune criticità proprie del testamento olografo.
 
La scrittura di un testamento è un atto consapevole importante, che però non può in alcun caso ledere i diritti di un erede legittimario. Nel caso in cui all’apertura del testamento si riscontrassero delle anomalie, o se viene lesa la quota legittima, gli eredi potranno agire in giudizio per impugnarlo in tutto o in parte. È quindi importante affidarsi ad un soggetto esperto, ad esempio ad un notaio, per raggiungere i nostri scopi nel rispetto della legge e per evitare futuri contenziosi tra gli eredi.
Mettere in ordine la nostra eredità facendo testamento è un atto di grande generosità che ci permette di non lasciare nulla al caso, di evitare liti tra eredi e di lasciare alle persone a cui vogliamo bene un bel ricordo di noi.
 
Riepilogando, in caso di testamento:
 
  1. fare una raccolta ordinata di obiettivi e desideri legati alla propria successione
  2. domandarsi, in assenza di vincoli, a chi vorremmo lasciare i nostri beni e quali sono le cose (mobili, immobili, investimenti, beni reali…) e i soldi che desideriamo lasciare;
  3. farsi aiutare da un professionista per l’individuazione degli eredi legittimi, delle quote legittime e di quelle disponibili; 
  4. scegliere la forma testamentaria più vicina alle proprie esigenze (olografo, pubblico o segreto) e accertarsi della correttezza nella sua realizzazione.