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Sostenere grandi e urgenti spese sanitarie Spesa pubblica, servizi e spesa out of the pocket.

Sostenere grandi e urgenti spese sanitarie

Perchè

Il Sistema Sanitario Nazionale è una delle più grandi conquiste italiane del ventesimo secolo. Consente, infatti, a ciascun cittadino il diritto alle cure, indipendentemente dallo status, dall’età o da ogni altra considerazione.
Potersi curare indipendentemente dalle proprie possibilità è qualcosa di cui si può essere fieri, eppure in questi ultimi anni la spesa sanitaria privata degli italiani è in crescita continua e il ricorso ai propri mezzi per curarsi nei tempi e nei modi preferiti è sempre più diffuso. Cosa accade? Perché un sistema in teoria universale e gratuito funziona in maniera solo parziale e obbliga molti cittadini a utilizzare le proprie risorse economiche? Nella realtà, i casi nei quali è necessario far fronte personalmente a spese sanitarie sono molti e vanno dalla prevenzione, alla diagnosi, alle cure, alla riabilitazione. Il principale motivo per il quale è utile e talora necessario pagare la sanità di tasca propria consiste nel dover ridurre i tempi di attesa del sistema pubblico, che nei casi più significativi sono poco compatibili con quelli della cura. C’è poi, non secondario, il tema di poter scegliere dove curarsi. Infine, non tutte le spese legate alla propria salute sono coperte dalla sanità pubblica. Da qui, la distanza tra la teoria e la pratica e la necessità di proteggere senza incertezze la propria salute e quella dei propri cari.
 

Cosa

La salute è diversa sia dalla sanità che dalla cura. Se, infatti, fino a pochi anni fa la sanità pubblica curava le malattie e questo era ritenuto sufficiente, oggi il dizionario dell’Organizzazione Mondiale della Sanità indica che la salute coincide con il benessere fisico, mentale e sociale ed è quindi un bene molto più ampio della semplice assenza di malattia. In questi anni abbiamo imparato a camminare, a non mangiare troppi grassi, a tenere il peso sotto controllo, a ridurre il consumo di tabacco ed alcool, a considerare lo stare bene come una delle condizioni essenziali del progresso collettivo e personale.
Il passaggio dalla cura alla salute ha diverse conseguenze, perché ci porta a considerare (e spendere) per attività non solo di riparazione. Ne è esempio forte la prevenzione, che oramai ci è nota nella sua capacità di salvare vite proprio perché è in grado di diagnosticare problemi di salute prima che divengano di difficile cura. In estrema sintesi, proteggere la propria salute significa seguire programmi di screening e prevenzione, fare esami medici specialistici per accertarci di non stare male, curarci adeguatamente ed essere assistiti prima, durante e dopo l’insorgenza di una patologia. Dal punto di vista economico, le spese connesse a queste fasi possono essere legate a visite mediche, medicine, assistenza infermieristica domiciliare, servizi di assistenza extra-sanitari (ad esempio, può essere utile aver qualcuno che faccia la spesa per noi o curi la casa mentre noi siamo ospedalizzati o incapaci di poterlo fare). C’è poi la voce di spesa più significativa, che è quella di possibili interventi chirurgici, anche di portata rilevante, per i quali i tempi della sanità pubblica risultino incompatibili con quelli della cura.
Per questo motivo, proteggere le proprie spese sanitarie significa in primo luogo proteggere sé stessi, essere in condizione di poter diagnosticare eventuali malattie per tempo, minimizzarne la gravità proprio perché sono state conosciute per tempo, poterle curare nel modo migliore e avere assistenza nelle fasi più difficili del decorso. In sintesi, proteggere la propria salute è un passo essenziale per proteggere la propria vita.
Per fare questo, bisogna stimare la propria capacità di far fronte a cure che possono essere anche di lungo periodo e comprendere se siamo in grado di gestire, autonomamente, la possibilità che siano necessarie somme rilevanti per poterci curare ed assistere come richiediamo.
Avere pieno controllo sulla propria possibilità di curarsi è essenziale e, come sempre, gestire è di gran lunga meglio che subire.
 

Come

Poter star bene è una necessità di tutti, che tuttavia spesso siamo portati a sottovalutare, perché l’importanza della salute si comprende bene solo in caso di sua mancanza. Eppure, gli eventi poco probabili ma con alto danno economico potenziale non andrebbero gestiti in proprio, mettendo a rischio la propria stabilità economica presente e futura, ma trasferiti a Compagnie di Assicurazione che, con importi sostenibili, sono in grado di consentirci di far fronte a eventi che non potremmo gestire in proprio.
 
I passi per verificare la copertura dai rischi di spese sanitarie significative sono quattro:
  1. Definire una situazione-obiettivo di stabilità, facendosi una idea dei costi che dovremmo sostenere in caso di spese sanitarie significative. Per questo, è utile rammentarci che la spesa sanitaria privata cresce in funzione dell’età e che dopo i 65 anni le persone con malattie croniche o ridotta autosufficienza sono svariati milioni.
  2. Fare l’inventario di tutte le risorse economiche delle quali potremmo contare in caso di spese sanitarie. Siccome, tuttavia, non è possibile stimare a priori quale sarà l’importo delle spese che potremmo dover sostenere, è utile simulare le situazioni più gravi, per capire se, ad esempio, una assistenza infermieristica che dura mesi od anni è sostenibile o, diversamente, se un intervento urgente che richiede qualche decina di migliaia di euro è alla nostra portata senza far ricorso a smobilizzi patrimoniali in emergenza. La mappa dell’esistente dovrà comprendere anche eventuali coperture sanitarie fornite dal proprio contratto di lavoro.
  3. Confrontare le necessità del punto 1 con le disponibilità del punto 2, verificando quanta parte delle proprie necessità di spesa sanitaria potrebbe essere coperta dalle disponibilità e dalle coperture assicurative delle quali si dispone.
  4. Se ci sono delle distanze tra ciò che potrebbe servirci e quello che avremmo a disposizione, è bene confrontarsi con il proprio consulente per comprendere come minimizzare, in tutto o in parte, il rischio di non poter far fronte a una spesa sanitaria che potrebbe davvero salvarci la vita.
 
Riepilogando, per gestire efficacemente possibili significative spese sanitarie:
  1. dobbiamo essere consapevoli che il Sistema Sanitario Nazionale può presentare dei limiti in termini di tempi di risposta, che possono aggravare le patologie in atto;
  2. bisogna considerare la salute in termini complessivi, come un vero e proprio progetto di benessere che comprende prevenzione, diagnosi, cura ed assistenza;
  3. è necessario considerare che le spese sanitarie crescono significativamente con l’età;
  4. dobbiamo simulare la nostra capacità di far fronte a spese ingenti e verificare l’utilità di considerare soluzioni assicurative che limitino il rischio di non potersi curare adeguatamente.