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Sposarsi Leggi, diritti (comunione o separazione dei beni), doveri, strategie di investimento.

Sposarsi

Perché

Il numero di matrimoni celebrati in Italia negli ultimi anni è in continuo calo. Di contro, aumentano le libere unioni che, secondo ISTAT, sono quadruplicate nel corso degli ultimi 20 anni. Nonostante questo, il matrimonio continua ad essere una scelta importante che viene fatta da molte coppie, seppur in modo differente rispetto a cento anni fa.
Ci si sposa sempre più tardi (in media dopo i 30 anni) e spesso dopo un periodo di convivenza, la durata media dei matrimoni è diminuita rispetto ad un tempo e separarsi non è più un tabù. Forse anche per questo aumentano notevolmente le coppie che scelgono il regime di separazione dei beni e che in caso di divorzio rientrano interamente in possesso dei propri averi.

Molte persone, però, non rinunciano all’idea di una vita insieme e scelgono di sposarsi in tarda età: negli ultimi dieci anni il numero di persone che ha detto “sì” dopo aver spento 70 candeline è infatti raddoppiato.
La fotografia che ne esce è quella di un evento di vita importante, desiderato, non sempre facile, che deve essere preparato e portato avanti con serietà.
La scelta di condividere la propria vita con un’altra persona “finché morte non ci separi” genera, infatti, responsabilità affettive ed economiche non indifferenti. Conosciamo i tempi, i costi e le priorità del progetto matrimonio? Lo abbiamo messo in priorità rispetto ad altri progetti individuali o familiari?
Porre attenzione agli aspetti economici derivanti dalla nuova unione è importantissimo per partire con il piede giusto. Secondo numerose ricerche, infatti, la cattiva gestione degli aspetti economici di coppia è una delle principali motivazioni che portano ad una separazione.
Meglio, dunque, dedicarci cura ed attenzione.
 

Cosa

Il giorno del proprio matrimonio è per molti una tappa cruciale della vita adulta. Alcuni lo sognano sin da quando erano bambini, per molti è una tradizione di famiglia irrinunciabile, per molti altri una festa da non dimenticare. Sposarsi ha quindi un costo, più o meno importante in funzione delle aspettative. Se si sceglie il ricevimento tradizionale con un centinaio di invitati l’Osservatorio Nazionale Federconsumatori stima costi compresi fra 30 mila e oltre 60 mila euro. L’importo ovviamente varia a seconda del luogo in cui si svolge la cerimonia, alla tipologia di festeggiamento scelto e del grado di sfarzosità. 

Al di là dei costi relativi al giorno delle nozze, il matrimonio richiede una nuova impostazione economica familiare. La vita di coppia por con sé obiettivi di vita comuni, familiari, prospettici che possono andare dall’acquisto della casa in cui vivere alla scelta di viaggi da fare insieme, al desiderio di avere e far crescere un figlio e così via.
Sposarsi significa infatti condividere (quasi) tutto e supportarsi a vicenda nel caso in cui ce ne fosse bisogno. Secondo i dati AIRC, ad esempio, una donna su tre e un uomo su due ha la probabilità di sviluppare un qualunque tumore nel corso della propria vita. Risulta dunque prioritario prendersi cura non solo degli obiettivi, ma anche della necessità di protezione della coppia, conoscere i rischi e misurare le necessità economiche che sorgerebbero qualora succedesse qualcosa al partner.
 

Come

Un prerequisito fondamentale per una “vita economica in salute”, indipendentemente dal tipo di famiglia di cui si fa parte, è quello di garantirsi una propria autonomia, presente e futura. Nessun membro della coppia dovrebbe infatti “dipendere” economicamente dall’altro, perché la vita è piena di imprevisti che potrebbero accadere e che potrebbero azzerare l’apporto economico di uno o dell’altro coniuge. Il consiglio è dunque quello di aprire un conto corrente personale e di accertarsi di poter disporre di un proprio reddito (da lavoro o pensionistico).
Come accennato poco sopra, una nuova vita insieme porta con sé nuove progettualità comuni.
I progetti sono il vero motore di una coppia e devono essere continuamente immaginati e alimentati. Un utile suggerimento è immaginare il proprio futuro insieme individuando obiettivi di vita comuni, descrivendoli con cura, affiancando ad ognuno un tempo, delle risorse economiche e una priorità.

Essere marito o moglie significa inoltre assicurarsi che, se ci accadesse qualcosa, il nostro partner possa comunque cavarsela anche senza di noi, senza rinunce o sacrifici.
È bene dunque assicurarsi che, in caso di invalidità permanente o premorienza del coniuge, ci siano i soldi necessari ad estinguere il mutuo della nuova casa, si possano sostenere eventuali spese di assistenza sanitaria senza rinunciare agli obiettivi di vita comuni che si erano immaginati insieme.
L’INPS supporta i lavoratori con prestazioni pensionistiche dedicate alla gestione di eventi di questa natura (pensione di inabilità e pensione superstiti), occorrono però i requisiti e gli importi potrebbero non essere sufficienti. Su questo fronte il mercato mette a disposizione soluzioni assicurative che proteggono in caso di improvvisa invalidità permanente o premorienza, fornendo un capitale in grado di far fronte alle spese improvvise. Il suggerimento qui è quello di verificare che i capitali assicurati siano coerenti con le proprie necessità e che la prestazione venga fornita sia in caso di malattia che di infortunio.
Chi condivide la vita e le spese con altri membri della famiglia deve conoscere con precisione quali sono (ad esempio) le entrate (pensionistiche e non) su cui singolarmente potrà contare in caso di necessità, le uscite a cui si potrebbe dover far fronte. La consapevolezza è la prima forma di difesa, per tutti.
 
Riepilogando, in caso di matrimonio:
 
  1. individuare “obiettivi comuni” con il proprio partner, affiancando a ciascun obiettivo una descrizione, un tempo, delle risorse economiche, una priorità;
  2. definire con precisione le entrate e uscite, i beni, i debiti, la ricchezza familiare;
  3. riorganizzare le spese in modo da poter risparmiare per gli obiettivi comuni e avviare insieme al partner un’attività di budgeting;
  4. stimare le entrate (pensionistiche e non) su cui singolarmente si potrà contare in caso di necessità e le uscite a cui si potrebbe dover far fronte; 
  5. individuare soluzioni assicurative coerenti con le necessità di protezione dei membri della famiglia.