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Nuove regole europee sull’IVA per gli acquisti e-Commerce extra UECambiano le regole dell’IVA, tutti i beni importati sono soggetti all’imposta sul valore aggiunto, compresi quelli finora esenti; se l’imposta non è stata versata tramite sistemi di prepagamento dovrà essere riscossa dall’operatore postale che effettua la consegna.

Roma, 1 lug 2021 14:01

A partire da oggi, con l’entrata in vigore della Direttiva UE n. 2455 del 5/12/2017, la normativa doganale per gli invii di corrispondenza e pacchi provenienti da Paesi extra-UE ha subito alcune importanti modifiche: in particolare, il pagamento dell’IVA è ora dovuto per tutti gli invii di carattere commerciale contenenti merci in arrivo da Paesi extra UE, compresi quelli con valore inferiore a 22 euro (anche per merci ordinate in data antecedente al 1° luglio, ma che arrivano in Europa successivamente a questa data), salvo che l’imposta, nel caso di invii di valore non superiore a 150 Euro, non sia stata già assolta attraverso sistemi di prepagamento.

In tal senso, per agevolare il pagamento dell’IVA, dallo scorso 1° aprile, tutti i venditori online possono registrarsi, in qualsiasi Stato membro dell’Unione Europea, al sistema “Import One Stop Shop” (IOSS) che consente al cliente finale di pagare l’IVA al momento dell’acquisto di beni, di valore non superiore a 150 Euro, importati da Paesi o territori extra-UE, evitando ulteriori addebiti e facilitando i tempi di consegna.

Gli invii per i quali l’imposta sul valore aggiunto non risulta assolta attraverso sistemi prepagati sono inoltre soggetti al pagamento dei diritti postali di sdoganamento; la consegna sarà in questo caso subordinata al pagamento delle somme dovute dal destinatario dell’invio mediante contrassegno.


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