Poste Italiane si impegna in un positivo e costante dialogo con il decisore pubblico, tendendo conto della missione del Gruppo, della sua presenza capillare e del contesto in cui opera. A tale dialogo sottende la fattiva e corretta collaborazione che il Gruppo intrattiene con tutte le istituzioni, la quale conduce a benefici sistemici ed estesi anche alla collettività e non solo circoscritti all'ambito aziendale.
Il dialogo con le istituzioni centrali, quali Governo e Parlamento, si svolge attraverso un coinvolgimento continuo e trasparente e un approccio propositivo e proattivo da parte di 9 risorse predisposte dall’Azienda, volto a rappresentare gli interessi aziendali e a promuovere progetti di sviluppo socio-economico condivisi nell’interesse della collettività.
La relazione di tipo legislativo offre la possibilità di valutare l’impatto e le possibili conseguenze di una precisa normativa, fornendo utili spunti di riflessione per la decisione. Altro obiettivo dell’attività legislativa è quello di far conoscere la posizione del Gruppo in relazione a tematiche d’interesse del decisore pubblico.
Tale attività, che è volta tra l'altro ad anticipare le informazioni di maggior interesse legislativo per il Gruppo, segnalandone opportunità e criticità, nel 2021 è stata in gran parte dedicata all'esame dei provvedimenti adottati ai vari livelli istituzionali per fronteggiare l'emergenza epidemiologica COVID-19 - nell'ottica di supportare le funzioni competenti nell'assunzione delle relative misure a sostegno delle attività di business e di tutela della salute dei dipendenti, dei clienti e della collettività - e nell'ambito del programma di riforme a sostegno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Accordi e partnership strategiche a favore della comunità vengono instaurate grazie alla sinergia fra la mission di Poste Italiane e le istituzioni. Ne deriva la possibilità di realizzare investimenti ed iniziative al fine di offrire servizi integrati e innovativi, di promuovere la capillarità della rete postale per una tempestiva condivisione dei piani di programmazione e di predisporre team territoriali che si concentrino su temi specifici . Gli incontri vengono formalizzati all’interno di report redatti mensilmente.
Poste Italiane si interfaccia con le principali istituzioni centrali ed organi di regolamentazione e vigilanza, tra cui figurano l’Autorità per le Garanzie delle Comunicazioni (AGCom), il Ministero per lo Sviluppo Economico (MISE), il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAE) e il Dipartimento per le Politiche Europee della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
A tal proposito, nell’ambito dei rapporti intrattenuti con il MEF, in data 20 febbraio 2020 il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane ha deliberato il rinnovo della Convenzione triennale 2020-2022 che ha l’obiettivo di regolare i servizi di tesoreria e movimento fondi per conto dello Stato.
Sul piano europeo ed internazionale, Poste Italiane coltiva rapporti con il Parlamento Europeo, la Commissione Europea, la Universal Postal Union (UPU), PostEurope, European Centre of Employers and Enterprises providing Public services (CEEP), International Post Corporation (IPC), insieme ad altre istituzioni e associazioni dei settori in cui l’Azienda opera. Quest’ultima è coinvolta in attività di coordinamento, rappresentanza e monitoraggio dell’agenda politica, sia a livello europeo che internazionale all’interno degli organi sopra menzionati. Inoltre, il Gruppo è impegnato sia nel rilascio di informazioni per scopi di carattere normativo a livello nazionale, europeo ed internazionale, sia nell’elaborazione di proposte di modifiche ed integrazioni del quadro normativo e regolatorio di riferimento.
Il dialogo con le istituzioni centrali, quali Governo e Parlamento, si svolge attraverso un coinvolgimento continuo e trasparente e un approccio propositivo e proattivo da parte di 9 risorse predisposte dall’Azienda, volto a rappresentare gli interessi aziendali e a promuovere progetti di sviluppo socio-economico condivisi nell’interesse della collettività.
La relazione di tipo legislativo offre la possibilità di valutare l’impatto e le possibili conseguenze di una precisa normativa, fornendo utili spunti di riflessione per la decisione. Altro obiettivo dell’attività legislativa è quello di far conoscere la posizione del Gruppo in relazione a tematiche d’interesse del decisore pubblico.
Tale attività, che è volta tra l'altro ad anticipare le informazioni di maggior interesse legislativo per il Gruppo, segnalandone opportunità e criticità, nel 2021 è stata in gran parte dedicata all'esame dei provvedimenti adottati ai vari livelli istituzionali per fronteggiare l'emergenza epidemiologica COVID-19 - nell'ottica di supportare le funzioni competenti nell'assunzione delle relative misure a sostegno delle attività di business e di tutela della salute dei dipendenti, dei clienti e della collettività - e nell'ambito del programma di riforme a sostegno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Accordi e partnership strategiche a favore della comunità vengono instaurate grazie alla sinergia fra la mission di Poste Italiane e le istituzioni. Ne deriva la possibilità di realizzare investimenti ed iniziative al fine di offrire servizi integrati e innovativi, di promuovere la capillarità della rete postale per una tempestiva condivisione dei piani di programmazione e di predisporre team territoriali che si concentrino su temi specifici . Gli incontri vengono formalizzati all’interno di report redatti mensilmente.
Poste Italiane si interfaccia con le principali istituzioni centrali ed organi di regolamentazione e vigilanza, tra cui figurano l’Autorità per le Garanzie delle Comunicazioni (AGCom), il Ministero per lo Sviluppo Economico (MISE), il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAE) e il Dipartimento per le Politiche Europee della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
A tal proposito, nell’ambito dei rapporti intrattenuti con il MEF, in data 20 febbraio 2020 il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane ha deliberato il rinnovo della Convenzione triennale 2020-2022 che ha l’obiettivo di regolare i servizi di tesoreria e movimento fondi per conto dello Stato.
Sul piano europeo ed internazionale, Poste Italiane coltiva rapporti con il Parlamento Europeo, la Commissione Europea, la Universal Postal Union (UPU), PostEurope, European Centre of Employers and Enterprises providing Public services (CEEP), International Post Corporation (IPC), insieme ad altre istituzioni e associazioni dei settori in cui l’Azienda opera. Quest’ultima è coinvolta in attività di coordinamento, rappresentanza e monitoraggio dell’agenda politica, sia a livello europeo che internazionale all’interno degli organi sopra menzionati. Inoltre, il Gruppo è impegnato sia nel rilascio di informazioni per scopi di carattere normativo a livello nazionale, europeo ed internazionale, sia nell’elaborazione di proposte di modifiche ed integrazioni del quadro normativo e regolatorio di riferimento.
Il dialogo e la collaborazione con le istituzioni durante l’emergenza
In relazione agli sviluppi della pandemia da Covid-19, il 2021 è stato un anno caratterizzato da instabilità e incertezza che ha costretto tutto il mondo ad adattarsi a nuovi stili di vita rafforzando ancor di più l’importanza della solidarietà e della vicinanza al territorio e ai cittadini. Tenendo costantemente in considerazione gli sviluppi epidemiologici relativi all’anno 2021, Poste Italiane ha proseguito il costante dialogo con le istituzioni, ricercando soluzioni condivise che consentissero di rispondere ai bisogni sociali della comunità. A dimostrazione di questo, l’Azienda ha partecipato al collocamento della terza e quarta emissione del Buono del Tesoro Poliennale (BTP) Futura, titolo di Stato interamente dedicato al mercato retail e legato all’andamento del PIL, i cui proventi andranno a sostenere la ripresa economica post Covid-19. Il BTP Futura rientra nello spettro delle misure adottate dal Governo per far fronte all’emergenza sanitaria, anche sostenendo la campagna vaccinale, di cui Poste Italiane si è resa protagonista.Il Gruppo ha sottoscritto in data 29 settembre 2021 una nuova versione del “Protocollo di intesa per la continuità operativa della distribuzione delle banconote in euro” da parte degli stessi firmatari dell’accordo sull’istituzione del Comitato COBAN nel 2015. La nuova versione tiene conto dell’esperienza maturata negli anni dal Comitato, contemplando tra gli eventi critici anche la pandemia e fornendo maggiore chiarezza su alcuni aspetti che riguardano le attività e le modalità operative del COBAN stesso. Poste Italiane ha mantenuto, durante tutta l’emergenza, un costante dialogo con il COBAN, oltre che con la Protezione Civile, le Prefetture, le Forze dell’Ordine e il CODISE, per poter interagire con organismi potenzialmente coinvolti e deputati alla gestione della crisi sanitaria.
Nel corso del 2021, l’Azienda si è messa a servizio del Paese mettendo in dotazione la propria infrastruttura tecnologica e logistica a servizio della Nazione. Dunque, gli investimenti sul cloud, la formazione delle persone e il loro spirito di sacrificio si sono trasformati in un patrimonio di grande valore per il Paese intero. Poste Italiane dall’inizio dell’emergenza sanitaria ha distribuito più di un miliardo e mezzo di dispositivi di protezione individuale, si è adoperata per consegnare in anticipo le pensioni e ha garantito la continuità del servizio mantenendo almeno un Ufficio Postale aperto in ogni piccolo Comune. A tal riguardo, è stata confermata la convenzione tra Poste Italiane e l’Arma dei Carabinieri per l’erogazione e la consegna domiciliare delle pensioni ai cittadini di età superiore ai 75 anni. Tale modalità di pagamento in forma scaglionata è stata avviata nel mese di aprile 2020, a seguito degli accordi con MEF, Protezione Civile, Ministero del Lavoro, Inps e la Banca d’Italia ed è proseguita anche nel primo trimestre del 2021. Contestualmente, il Gruppo ha stipulato accordi con oltre 500 istituti di vigilanza e ha preso contatti con tutti i Prefetti, la Polizia Postale, l’Arma dei Carabinieri e la Protezione Civile stessa per richiedere una collaborazione nella gestione di possibili assembramenti all’esterno degli Uffici Postali. Inoltre, il Gruppo ha assicurato la sicurezza dei dipendenti e dei clienti ricorrendo allo smart working che ha coinvolto l’85% della popolazione aziendale, predisponendo, inoltre, test anti-Covid gratuiti per tutti i dipendenti, e diversi dispositivi di protezione, quali mascherine, pannelli in plexiglass e termoscanner.