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Integrazione ESG nelle politiche di investimento Nell’ambito della strategia che il Gruppo Poste Italiane ha avviato al fine di perseguire gli obiettivi definiti in materia di sostenibilità, acquista particolare rilevanza anche l’integrazione di principi ESG nei processi di investimento di Poste Vita e BancoPosta Fondi SGR.

La crescente diffusione della finanza sostenibile e l’espansione degli investimenti responsabili testimoniano che l’integrazione delle considerazioni ESG è ormai diventata un asse strategico, coerentemente con il riconoscimento generale che occorre una linea d’azione condivisa per contribuire concretamente alla crescita sostenibile.

Questa convinzione è, ormai da anni, alla base dell’approccio di investimento responsabile che il Gruppo Poste Italiane, nell’ambito delle attività di investimento di BancoPosta Fondi SGR e Poste Vita, ha adottato ed implementato. Infatti, il Gruppo ha da tempo integrato questa visione nella propria strategia1, declinando i principi di sostenibilità in tutti i settori in cui opera, compreso quello finanziario, forte della convinzione che, grazie ad efficaci processi di investimento, i settori del risparmio gestito e assicurativo possono aiutare a proteggere la società, promuovere l'innovazione e sostenere la crescita economica. 

Poste Vita e BancoPosta Fondi SGR hanno aderito ai Principles for Responsible Investments (PRI) delle Nazioni Unite impegnandosi formalmente a integrare le tematiche ESG nell’analisi e nei processi decisionali riguardanti gli investimenti e a incorporare tali tematiche nelle relazioni intrattenute con le controparti. Tale scelta deriva dalla convinzione che integrare fattori ambientali, sociali e di governance nei processi di investimento sia un elemento necessario per perseguire performance sostenibili nel tempo, ridurre il profilo di rischio dei portafogli e agire in linea con i principi di integrità e trasparenza. A tal riguardo, nell’ambito delle proprie Politiche di Investimento Responsabile, Poste Vita e BancoPosta Fondi SGR contemplano il monitoraggio, tramite una valutazione periodica, dei rischi connessi ai fattori ambientali – come ad esempio il cambiamento climatico, ai fattori sociali – come ad esempio i diritti umani, e ai fattori relativi alla governance – come ad esempio la governance diversity.

Durante il 2022 sono state definite le norme tecniche di regolamentazione (c.d. “RTS”, Regolamento Delegato (UE) 2022/1288) che disciplinano le modalità di presentazione e i contenuti delle disclosure previste ai sensi del Regolamento (UE) 2019/2008 (“Sustainable Finance Disclosure Regulation” o “SFDR”) e del Regolamento (UE) 2020/852 (“Taxonomy Regulation”).
In vista dell’entrata in vigore degli RTS, BancoPosta Fondi SGR e Poste Vita sono state chiamate ad adeguarsi alle disposizioni, in particolare procedendo all’aggiornamento dell’informativa della documentazione precontrattuale con la predisposizione degli allegati e l’adeguamento dell’informativa sul sito web per tutti i prodotti del Gruppo che promuovono caratteristiche ambientali o sociali (ex Art. 8 SFDR). Per tali prodotti, sarà condotta a partire dai primi mesi del 2023 l’attività di rendicontazione periodica.
 

Poste Italiane considera fondamentale la partecipazione al dialogo con istituzioni, associazioni di categoria e settore finanziario per contribuire alla diffusione della finanza sostenibile e alla promozione dello sviluppo sostenibile nella convinzione che un’azione congiunta possa generare risultati più concreti verso lo sviluppo sostenibile.

A tal riguardo, il Gruppo Poste Vita e BancoPosta Fondi SGR hanno adottato rispettivamente le Linee Guida in materia di esercizio di voto e attività di engagement che delineano obiettivi, ambito di applicazione e modalità di voting ed engagement. In particolare, in linea ed in applicazione con quanto disciplinato dalla Linea Guida degli investimenti nei settori sensibili e dalla Politica di Investimento Responsabile, il Gruppo Poste Italiane si impegna nell’attuazione di un engagement costruttivo condotto con gli emittenti presenti nei propri portafogli e nell’esercitare il proprio diritto di voto connesso alle partecipazioni azionarie detenute2, al fine di gestire le tematiche e i rischi ESG e supportare la consapevolezza in merito a risultati di sostenibilità. Inoltre, a tal riguardo, attraverso linee guida specifiche, declina le modalità secondo cui valutare di ricorrere ad azioni di engagement in caso di investimenti in società operanti in settori ritenuti sensibili a tematiche di natura ambientale – come ad esempio, il cambiamento climatico, la biodiversità, oppure in ambito sociale – come ad esempio, i diritti umani, o di governance.

Nello specifico, il Gruppo ha confermato l’adesione a iniziative sociali e ambientali quali: Access to Medicine Index, volta alla sensibilizzazione del settore farmaceutico e finalizzata a facilitare l’accesso ai farmaci da parte delle fasce di popolazione più povere del mondo in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’ONU; Land use and Climate Working Group della rete internazionale Ceres, che dal 1989 ha lo scopo di migliorare la gestione delle emissioni e delle risorse naturali con attività di engagement mirate; Access to Nutrition US Index, Workforce Disclosure Initiative (WDI), ClimateAction 100+.

Inoltre, come in precedenza, sono state portate avanti attività di dialogo sui temi ESG con società quotate nell’ambito del Gruppo di Lavoro “Engagement” del Forum per la Finanza Sostenibile e della Digital Italian Sustainability Week di Borsa Italiana. A tal riguardo, anche nel 2023 è proseguito il dialogo costruttivo investitori-imprese sulle tematiche di sostenibilità ritenute rilevanti dal Gruppo di Lavoro avviato dallo stesso Forum per la Finanza Sostenibile.

In relazione all’attività svolta da Poste Vita, durante il 2022 il Gruppo Poste Vita ha realizzato diverse iniziative di engagement: il 2022 Global Investor Statement to Governments on the Climate Crisis, nell’ambito dell’Investor Agenda, è un’iniziativa collaborativa che comprende tutti i maggiori network di investitori impegnati sul clima - AIGCC, CDP, Ceres, IGCC, IIGCC, PRI e UNEP FI, e che ha portato alla redazione di una lettera (in linea con quanto realizzato nel 2021), di cui Poste Vita è firmataria, con l’obiettivo di gestire rischi/opportunità ESG e dunque permettere un incremento della comprensione della tematica relativa al “climate crisis” da parte dei leader mondiali a cui la stessa lettera è stata rivolta. La REPower EU business letter, redatta dall’Università di Cambridge e per cui il Gruppo Poste Vita è firmataria, è un’iniziativa di engagement di tipo collaborativo rivolta ai policy maker; questa è stata condotta al fine di supportare le sfide di sostenibilità in ambito ambientale poiché volta a richiedere alla Commissione Europea di accelerare il piano di indipendenza energetica e di evitare nuovi progetti basati sui combustibili fossili. Il PRI-led collaborative stewardship initiative on social issues and human rights, è un’iniziativa di engagement di tipo collaborativo introdotta dal PRI che ha previsto il dialogo con società internazionali su tematiche di natura sociale e rispetto dei diritti umani; nello specifico, le tematiche trattate riferite alle succitate sfide di sostenibilità, e finalizzate a garantire una maggiore comprensione delle stesse, hanno riguardato diverse macro-categorie nell’ambito della piena attuazione degli UNGP, dell’impegno politico responsabile e di ulteriori aspettative specifiche dell'azienda su questioni relative ai diritti umani.

Inoltre, durante il 2022, il Gruppo Poste Vita non ha esercitato il proprio diritto di voto – e dunque non sono state realizzate risoluzioni ESG – poiché i propri portafogli, attualmente, non sono caratterizzati da equity diretta3, nonostante, nell’ambito dell’attività di voting, il Gruppo tenga comunque in considerazione linee guida che contemplano i fattori ambientali, sociali e di governance nell’ambito delle stesse attività di voto. Ad ogni modo, qualora si presentassero casistiche particolari tali da portare il Gruppo a presentare eventuali risoluzioni, Poste Vita tiene in considerazione criteri utili ad influenzare in positivo il comportamento delle pratiche di sostenibilità condotte dalle società in cui il Gruppo investe, nonché valuta di adoperare step decisionali per supportare le eventuali risoluzioni degli shareholder rispetto, ad esempio, ulteriori tematiche; inoltre, in tale contesto, Poste Vita, nonostante non adotti raccomandazioni di voting fornite da service provider esterni, valuta la possibilità di garantire l’allineamento di tali raccomandazioni con le proprie linee guida interne, al pari di quanto realizzato da BancoPosta Fondi SGR nell’ambito della propria attività.

Nel 2022, BancoPosta Fondi SGR ha pubblicato per la prima volta un report di rendicontazione delle attività di engagement e dei diritti di voto esercitati nell’anno precedente relativamente agli strumenti presenti in portafoglio.

Nel corso del 2022 è stato intrapreso un processo di aggiornamento del sistema di politiche che definiscono l’approccio per l’integrazione dei criteri ESG nei processi di investimento di Poste Italiane con l’obiettivo di allineare la strategia di Investimento Responsabile alle evoluzioni del contesto esterno, del quadro normativo e alle best-practice e di recepire gli sviluppi interni.

È stato avviato il collocamento di “Poste Gestione Patrimoniale”, una gestione di portafoglio in collaborazione con Moneyfarm, che dispone di 4 linee di investimento in ETF diversificate e calibrate in base alla propensione al rischio e agli obiettivi di investimento dei clienti, caratterizzate inoltre da una politica di investimento orientata ai fattori ESG.
 

In tal senso il Gruppo il gruppo ha definito Politiche di Investimento Responsabile per entrambe le società BancoPosta Fondi SGR e Poste Vita. La Politica di investimento Responsabile di Banco Posta Fondi SGR copre la totalità dei propri AuM. Invece, la Politica di Investimento Responsabile del Gruppo Poste Vita copre, in termini di AuM, il 100% degli investimenti attivi, il 25% degli investimenti passivi e l’80% degli asset gestiti all’esterno.
La quota di AuM in termini di investimenti attivi a cui si applica la Linea Guida in materia di esercizio di voto e attività di engagement del Gruppo Poste Vita rappresenta la totalità degli stessi investimenti (100%); invece, la quota di AuM in termini di investimenti passivi risulta essere pari al 25%. Con riferimento a BancoPosta Fondi SGR la Linea Guida si applica alla totalità degli AuM, ad eccezione degli investimenti passivi per cui non è previsto l’esercizio del diritto di voto.
Durante il 2022 i mandati di gestione caratterizzati da titoli azionari rappresentano circa 0.2% delle masse complessive.



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