Il contesto

La Stella Polare per orientarsi in questo cammino è un numero: 1,5 – che rappresenta i gradi centigradi massimi di surriscaldamento entro cui si vuole contenere la febbre del pianeta.
La via maestra è aumentare l’efficienza energetica di consumi e produzione economica da una parte e sostituire combustibili e carburanti fossili con alternative rinnovabili dall’altra.
L’obiettivo è azzerare le emissioni nette di CO2 entro il 2050. Come tappa intermedia l’Unione Europea vuole ridurre le emissioni del 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990, secondo il piano Fit for 55.
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L'impegno di Poste Italiane
Il piano europeo per contenere il surriscaldamento a 1,5° C in più rispetto all’era preindustriale è ambizioso – quello di Poste Italiane va ancora oltre.
Poste Italiane mira infatti ad azzerare le sue emissioni nette di gas a effetto serra entro il 2030 – con 20 anni di anticipo sulla tabella di marcia europea e del resto del mondo.
La tappa intermedia fissata nella strategia di Poste Italiane è ridurre del 30% le proprie emissioni complessive entro il 2025 rispetto ai livelli del 2020.

Aree d'impatto

Le azioni di efficientamento energetico di Poste Italiane si concentrano su due aree principali: i mezzi per la consegna della posta e gli uffici postali – che tradotti in ambiti produttivi vogliono dire “logistica” e “strutture immobiliari”.
Logistica
Per la logistica, che consiste soprattutto nella nostra flotta di mezzi, il primo obiettivo è ridurre le emissioni del 40% entro il 2022 rispetto al 2019 – con oltre 43mila tonnellate di CO2 risparmiate dalla flotta su gomma.

In termini concreti, questo obiettivo vuol dire incrementare la quota di veicoli elettrici, ibridi e a basse emissioni, che dovrebbero raggiungere 27.800 unità entro la fine del 2022.
La nuova flotta green genererà per la collettività un valore reale di €25 milioni rispetto al parco-mezzi tradizionale: l’80% di tali vantaggi è rappresentato dai danni evitati grazie alla riduzione del 40% di emissioni rispetto al 2019; il rimanente 20% è rappresentato dai costi evitati grazie alla minore congestione stradale e alla maggior sicurezza dei nuovi veicoli.
Immobili
Per gli immobili l’obiettivo è ridurre complessivamente di 13.000 tonnellate di CO2 equivalente le nostre emissioni dirette e indirette (Scope 1 e 2) entro il 2024 rispetto al 2020.

Sostenibilità energetico in questa ambito vuol dire che entro il 2024 i consumi elettrici negli uffici saranno soddisfatti per oltre il 98% da energia rinnovabile, sia autoprodotta in loco che acquistata con certificati che ne garantiscono l’origine verde.
Anche soluzioni di smart building contribuiranno a rendere energeticamente sempre più efficienti le attività dei nostri uffici, con 90 progetti di efficientamento energetico coordinati complessivamente da Poste Italiane, volti non solo ad ottimizzare i consumi elettrici, ma anche quelli del gas per il riscaldamento.
Viareggio "full green"

Viareggio è uno dei primi modelli di piena sostenibilità della nostra flotta di mezzi per la consegna della corrispondenza e dei pacchi.
In questa nota località balneare della Toscana abbiamo sostituito tutti mezzi a motore a scoppio con veicoli e motoveicoli elettrici di ultima generazione. In particolare, il Centro di recapito di Viareggio è dotato di 21 tricicli elettrici e 7 autoveicoli elettrici che quotidianamente compiono circa 660 km nella provincia lucchese.
I nuovi tricicli elettrici hanno un vano carico di circa 270 litri e un’autonomia di circa 60 km che permette ai portalettere di fare tutte le consegne giornaliere con una sola ricarica.
Per ciascun mezzo elettrico, Poste Italiane ha installato una colonnina di ricarica, contribuendo così ad affrontare una delle principali sfide per l’elettrificazione dei trasporti, che consiste appunto nel dispiegamento capillare di una infrastruttura per la ricarica dei veicoli elettrici.

Per ciascun mezzo elettrico, Poste Italiane ha installato una colonnina di ricarica, contribuendo così ad affrontare una delle principali sfide per l’elettrificazione dei trasporti, che consiste appunto nel dispiegamento capillare di una infrastruttura per la ricarica dei veicoli elettrici.
